Bagno di foresta in Toscana: nella verde Valdantena

Il Forest Bathing, in italiano “bagno di foresta”, è un modo, non certo l’unico ma sicuramente uno dei più efficaci, per restituire ad una vacanza il suo significato originario.
Riprendiamoci la vacanza
In maniera discreta ma efficace l’industria del consumo ha forgiato i nostri sogni. Ci ha colonizzato imponendoci un modello di vacanza teso ad incardinarci in un ruolo di desideranti iper consumatori di tutto: di viaggi, di cibo, di gadget, ed in ultimo, esaurita l’offerta dei beni materiali…di esperienze!
Complice, la marginalizzazione della lingua latina nel percorso scolastico, in pochi hanno consapevolezza dell’originario significato di vacanza.
Vacanza deriva dal latino vacuum (spazio vuoto). Uno spazio libero. Libero dagli impegni esterni ma anche da ogni condizionamento.
Uno spazio temporale di ozio rigenerante. Ma anche qui, intendendo l’ozio in senso classico. Non un tempo in cui non fare nulla bensì da impiegare secondo le proprie inclinazioni, liberato da impegni e costrizioni.
Forest bathing in Toscana

La Toscana è la regione di Italia con il più esteso patrimonio boschivo. A questa apprezzabile caratteristica contribuisce anche la Valdantena.
La Valdantena ed il forest bathing
Una bella valle nel comune di Pontremoli, in Lunigiana, luogo ideale per chi ama prendersi cura di sè stesso. E’, infatti, un luogo fisico ma, ancor più, un luogo dell’anima. Un luogo in cui risulta agevole ascoltare anche la propria componente più profonda, quella psichica e spirituale.
Un luogo del buon vivere: senza traffico, senza rumori, senza divieti imposti e abitato da una comunità solidale e accogliente.
Una verde valle in cui diventa facile prendere le distanze dalla quotidianità, proiettare uno sguardo sereno e rilassato sulla realtà circostante, trovare quell’equilibrio che, nella vita di tutti i giorni, troppo spesso è ostacolato da fattori che sfuggono al controllo del singolo individuo.
La Valdantena è luogo ideale per camminare in un bosco, sostare di tanto in tanto a contemplare la bellezza della natura, ascoltare il canto degli uccelli, soffermarsi ad osservare i numerosi corsi d’acqua presenti con i loro zampilli trasparenti ed il susseguirsi di piccole cascate.
Il tutto senza altro scopo se non quello di fare una passeggiata ristoratrice.
Parliamo infatti di un territorio i cui piccoli borghi sono tutti circondati da boschi, per lo più composti da castagni e da faggi, attraversati da una fitta trama di sentieri. Quelli che un tempo portavano ai molti essicatoi ed alle carbonaie, non più in uso ma tuttora presenti.
Uomo e natura: un rapporto felice

Peraltro, la letteratura è ricca di racconti nei quali l’uomo ritrova il suo equilibrio psico fisico attraverso uno stretto contatto con la natura. E’ solo che lo abbiamo dimenticato. Di fronte ad un disallineamento che ci crea disagio cerchiamo immediato rimedio nella farmacologia: coltiviamo l’illusione della pozione magica!
Assumiamo pastiglie contro lo stress, contro la depressione, contro la difficoltà di concentrazione, dimentichi di quello che sarebbe il miglior modo per concedere una salutare pausa alla nostra mente, oggi, iperstimolata.
Una ricetta semplice, piacevole ed assolutamente non costosa. Questa: via le pillole, basta code e ricerca di parcheggio, astrazione, sia pur temporanea, da luci e rumori del centro commerciale. Via facebook, via lo smartphone, via i messaggi che richiedono compulsiva interazione, etc. Indossiamo un paio di scarpe adatte ed il bosco è lì che ci attende, maestoso, tranquillizzante e gratuito.
Sempre più persone stanno riscoprendo quanto di salutare la natura può generosamente metterci a disposizione. Del resto certi saperi, fortunatamente hanno continuato ad essere mantenuti vivi. Li abbiamo trascurati noi, occidentali, immersi in una cultura tesa al continuo perseguimento di obiettivi che una volta raggiunti si rivelano essere solo la base di partenza per quello successivo. Ma altri hanno continuato ad utilizzarli, ad approfondirli, a studiarne tutte le positive implicazioni.
Dall’oriente lo Shinrin yoku
Il bagno di foresta è una pratica che trova nelle civiltà orientali, quelle che più hanno avuto cura del sè interiore, la sua più lontana origine. Oggi che i molteplici benefici derivanti da questa attività vengono unanimemente riconosciuti a livello scientifico quello che inizialmente era conosciuto da pochi iniziati con il nome originario di Shinrin yoku sta diffondendosi a livello planetario con il più familiare nome di forest bathing. Per gli italiani, appunto, bagno di foresta.
Il bagno di foresta si svolge in lentezza
Il forest bathing consiste in una attività fisica dolce. Una passeggiata all’interno di boschi e foreste accompagnata da un analogo percorso introspettivo capace di produrre isolamento dalle abituali contingenze stimolando in tal modo la capacità di contemplare l’ambiente naturale in cui ci si muove cogliendone suoni, colori, profumi ed atmosfera.

Non essendo una pratica competitiva non esiste un tempo entro il quale la stessa debba essere svolta. Infatti una parte significativa del beneficio è da attribuirsi alla semplice componente visiva e contemplativa: il bosco, la natura sembrano quasi avvolgere in un abbraccio rilassante chi si addentra al suo interno con animo predisposto ad interagire. Peraltro, invece, per quanto concerne la componente motoria è chiaro che quanto maggiore sarà il tempo dedicato a questa esperienza tanto più grande risulterà il beneficio che da essa si andrà a ricavare.
L’importante è che sia un tempo, pochi minuti o qualche ora, del quale si sia decisi ad appropriarsi totalmente. Infatti il bagno di foresta mal si concilia con i sensi di colpa per gli impegni trascurati o con l’ansia per quelli successivi. Allo stesso modo necessita di un completo estraniamento da ogni distrazione di carattere tecnologico.
Bagno di foresta: prevenzione più che cura

Bisogna essere chiari: lo shinrin yoku non è una terapia capace di curare ogni patologia. Al pari dello Yoga, e per certi aspetti con qualche affinità anche con il termalismo, contribuisce, però, al mantenimento di un equilibrio psico fisico ottimale.
Un aspetto riscontrabile anche attraverso l’abbattimento del livello di cortisolo.

Potremmo quindi assimilare il bagno di foresta ad una terapia di mantenimento e di controllo dello stress che, agendo sulla psiche, aiuta a contrastare ansia, depressione, iperattività e disturbi dell’attenzione mentre per ciò che concerne la componente fisica a beneficiarne sono il sistema immunitario, quello respiratorio e quello circolatorio.
Fare forest bathing in Toscana è buona cosa, in Valdantena, poi, lo è ancor più: è una vacanza che vale molto e… costa poco. Vuoi verificare? Vieni al B&B Eremo Gioioso!