
La Taverna Oca Bianca a Pontremoli
La taverna Oca Bianca si trova nel centro storico di Pontremoli, in una strada, Via Cavour, che, inibita al traffico, restituisce a chi la percorre sensazioni piacevoli, quali: posare il passo su medievali lastre di arenaria, alzare lo sguardo su edifici trasudanti il benessere di coloro che, provenienti da diverse parti d’Italia, in epoca settecentesca, li hanno fatti edificare e li hanno poi abitati stabilendo in questa bella cittadina la propria dimora. Muoversi, osservare, attardarsi a scrutare un dettaglio, il tutto senza dover subire il rischio di un attraversamento distratto e neppure l’oltraggio di un clacson impaziente.
Il locale
Il locale è in armonia con la strada: ha una sua eleganza autentica. Bello senza sfarzo.
Del resto tutto in questo ristorante è improntato all’autenticità.
Il servizio
Il modo di atteggiarsi del personale di sala: attento, premuroso ma non ruffianamente servile.
Viene svolto in maniera naturale e disinvolta ma capace di dedicare all’ospite quelle piccole attenzioni in grado di gratificarlo, di farlo sentire ben accetto, curato.

Una per tutte: il caffè, se così è desiderato, viene servito in tazza grande ma mai senza che la stessa sia stata sottoposta ad un preventivo riscaldamento. In questo modo viene scongiurato il rischio che, complice il contatto con l’ampia superficie del recipiente, la bevanda possa presentarsi spiacevolmente fredda nel momento in cui è destinata a venire a contatto con il palato del cliente.
E, quel che ancor più conta, all’insegna di una onesta autenticità, avviene anche il lavoro dietro le quinte: in cucina.
La cucina
I manicaretti che vengono serviti sono, tutti, realizzati con prodotti freschi, e, pertanto, appaiono nel menù seguendo il succedersi delle stagioni.

Il nome, locanda Oca Bianca, non deve trarre in inganno.
E’ vero i piatti a base d’oca sono numerosi ad iniziare dai salumi, per proseguire con i primi dove i tortellini, nel cui ripieno il pennuto in oggetto ha una parte importante, riscuotono sempre un apprezzato consenso, fino ad arrivare alle gustose ricette successive nelle quali, lo stesso, è spesso protagonista incontrastato.

Ma, non di meno sono le portate che non ne prevedono l’utilizzo.

Carni, pesci e verdure, in grande varietà trovano spazio nel menù. Ad esempio: frittelle di baccalà, torte d erbi tipiche pontremolesi, taglieri di salumi e formaggi prodotti sul territorio, carpaccio di manzo con tartufo, antipasto degustazione (salumi locali, torta di “erbi”, fiori di zucca fritti, prosciutto al coltello, crostini con pomodoro crudo), testaroli al pesto o al sugo, tagliolini al tartufo, riso ai fiori di zucca e tartufo, uova al tartufo, pappardelle al ragù , gnocchetti al salmone, zuppa con il farro, trofie alla marinara, entrecote, uova e asparagi, porcini fritti, al forno e trifolati, lombatina di vitella al tartufo, tagliata di tonno, vaporata di mare, tortino di carciofi su letto di gongorzola, cosciotto di agnello di Zeri al forno con patate, baccala alla griglia.
Infine una menzione particolare meritano i dolci ( crema catalana, creme caramel, tiramisu, torta ricotta e pistacchi, torta di mele e cannela), tutti prodotti nella cucina del locale.
E nella stessa cucina vengono prodotti anche gli squisiti cantuccini che, accompagnati da un bicchierino di vin Santo, sono la miglior conclusione per un ottimo pasto consumato presso l’oca Bianca.
Vicino alla Taverna Oca Bianca
Infine un consiglio di carattere turistico: la Taverna Oca Bianca si trova lungo il percorso attraverso il quale si possono raggiungere due punti di Pontremoli che, pur di notevole interesse, talvolta rischiano di sfuggire al visitatore frettoloso: l’Oratorio di Nostra Donna e la torre del Casotto con vicino l’omonimo ponte medievale.

Il primo, l’Oratorio di Nostra Donna, qualora sia aperto vale la visita perché contiene opere dei maggiori esponente di una corrente artistica che qui, a Pontremoli, ha lasciato un segno importante: il barocco pontremolese.

Mentre l’interesse per il secondo è soprattutto di tipo storico/paesaggistico: la torre, il ponte, il fiume la sottostante ben curata zona verde.
La torre che è chiamata anche torre dei Serrati, dal nome dell’antica famiglia che nel XIII secolo la fece erigere, faceva parte del sistema difensivo di Pontremoli.
Al di sotto della stessa, in prossimità della confluenza dei due corsi d’acqua che attraversano Pontremoli, il Magra ed il Verde, è presente una zona verde attrezzata.
Il luogo è ideale per una breve sosta in cui scambiare opinioni ( ci auguriamo positive) in merito al pranzo consumato presso la taverna dell’Oca Bianca.